“La cittadella universitaria riversa annualmente sul territorio una ricchezza di circa 17 milioni di euro, di cui beneficia il tessuto economico”. Per Tiziano Arlotti, il patrimonio di conoscenza e sviluppo, rappresentato dall'Ateneo riminese, è un bene che va assolutamente difeso. Il deputato del PD ricorda i 19 corsi di laurea del Campus; gli oltre 4.700 studenti iscritti – con una crescita delle immatricolazioni -; senza parlare delle 500 aziende convenzionate per i tirocini formativi, con buoni risultati occupazionali degli studenti universitari. Tutto ciò, però, sottolinea il parlamentare, è ora minacciato dalla crisi finanziaria e bancaria, che ha determinato una drastica diminuzione dei contributi e che rischia di ridimensionare l'attività degli atenei. Nel caso specifico di UniRimini – continua – “sarebbe letale un disimpegno delle istituzioni e delle imprese del territorio”, e in particolare della Fondazione Carim, che ha sempre assicurato un contributo notevole al Polo riminese. Da qui l'invito a seguire con attenzione le recenti vicende che stanno interessando la Cassa di Risparmio di Rimini, coinvolgendo i soggetti interessati all'istituto di credito. L'auspicio – conclude Arlotti – è che chi acquisirà Carim si faccia carico di temi importanti per le imprese e l'occupazione, a partire da un sostegno diretto all'Università”.
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