Vince il confronto e non lo scontro. Unas e Csu firmano il rinnovo per il settore artigianato che riguarda circa mille dipendenti. Un contratto equilibrato, frutto di concertazione e non di conflittualità. Che porta risultati – commenta il presidente Unas, Loretta Menicucci – a dipendenti e datori di lavoro”. Come il precedente, siglato nel 2012, ha durata quadriennale e prevede la copertura delle retribuzioni dall'inflazione: nessun aumento per l'anno in corso, nel 2016 invece sarà dello 0,50%, per poi salire all'1,20% nel 2017 e all'1,80% nel 2018. Le parti hanno concordato di tenere monitorato l'andamento dell'inflazione e tra un anno e mezzo di rivedersi per valutare eventuali variazioni agli aumenti programmati. Pressoché immutata la parte normativa: stabilito il limite massimo di 42 ore e mezzo settimanali ed un minimo di 32. Possibilità inoltre di applicare, nei picchi di lavoro e alle attività stagionali, un orario flessibile fino ad un massimo di mezz'ora giornaliera per massimo sei mesi in un anno.
Nell'occasione le parti hanno firmato anche un accordo sulla rappresentatività, tema tra i più dibattuti in questi giorni. Per Unas e Csu i numeri devono necessariamente avere un peso quando si parla di rappresentatività, sottolineando l'urgenza di regole certe per la validità erga omnes dei contratti.
Nel video le interviste a Pio Ugolini, segretario generale Unas e i segretari Fli-Csu, Enzo Merlini e Giorgio Felici.
sp
Nell'occasione le parti hanno firmato anche un accordo sulla rappresentatività, tema tra i più dibattuti in questi giorni. Per Unas e Csu i numeri devono necessariamente avere un peso quando si parla di rappresentatività, sottolineando l'urgenza di regole certe per la validità erga omnes dei contratti.
Nel video le interviste a Pio Ugolini, segretario generale Unas e i segretari Fli-Csu, Enzo Merlini e Giorgio Felici.
sp
Riproduzione riservata ©