Al Palazzo dei Congressi Kursaal l’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. Ospite dell’Anis Giorgio Squinzi, già vicepresidente di Confindustria e titolare di una grande impresa italiana. Ad un anno dall’assunzione dell’incarico di presidente dell’Anis, Simona Michelotti, traccia una quadro piuttosto critico sulla congiuntura economica industriale sammarinese. Alla base delle difficoltà, secondo la Michelotti, la sempre minore competitività, imputabile ad una serie di fattori, tra cui: il costo e il mercato del lavoro; la fiscalità; il costo degli investimenti immobiliari. Per superare questa fase la presidente degli industriali chiede l’attuazione del pacchetto economico prospettato dal Governo che prevede: detassazione dei progetti imprenditoriali di particolare valore; riduzione delle imposte sugli utili reinvestiti, semplificazione dei rimborsi all’esportazione; un nuovo sistema più agile per l’assunzione dei frontalieri. Ma anche la riforma del sistema societario, con la riduzione del potere concessorio del Congresso di Stato e la semplificazione burocratica. Per quel che riguarda l’Europa, l’Anis è favorevole ad una integrazione ragionata e intelligente, ma per un ipotetico ingresso di San Marino nell’Unione occorre definire un quadro verosimile di vantaggi e svantaggi. In merito ai rapporti con l’Italia, l’Anis, invece, giudica negativamente i contenuti delle trattative in corso, al punto da averne chiesto la sospensione. “Quando dopo oltre un anno di trattative – ha affermato la presidente Anis – non si raggiungono gli obiettivi è indispensabile una pausa di riflessione per capire e trovare il coraggio di cambiare linea”. Positivo il commento sull’opera di risanamento della spesa pubblica e in vista del rinnovo contrattuale Simona Michelotti auspica la ripresa del dialogo e della fiducia con il sindacato chiudendo così la stagione dei dissidi e delle incomprensioni. “All’orrizzonte – ha concluso la presidente Anis – si profila una schiarita: i segnali sono deboli, ma sufficienti per ricaricarci e restituirci fiducia”. Ha poi preso la parola il Segretario di Stato all’Industria Claudio Felici che ha auspicato l’avvio di un processo evolutivo del sistema San Marino. Fondamentali in quest’ottica l’innovazione e la fiscalità. Per quel che riguarda i rapporti con l’Italia Felici ha dichiarato che non si possono sospendere le trattative ma - ha precisato - non avremo la fregola di firmare accordi se non saranno soddisfacenti. Il Segretario di Stato alle Finanze Pier Marino Mularoni ha riconosciuto la fase difficile dell’economia del Paese ma – ha detto – siamo sulla strada giusta, così come ha affermato il Fondo Monetario Internazionale. Mularoni ha enunciato alcuni indicatori economici positivi a partire dal Consuntivo di Bilancio 2003 che ha registrato un attivo di 20milioni di euro, contro i 19 milioni di deficit previsti. Cresce anche l’occupazione complessiva e scende quella nella Pubblica Amministrazione, - 44 unità nei primi mesi di quest’anno. Per Mularoni la chiave di volta per il rilancio è nella riduzione del carico fiscale. A concludere i lavori dell’assemblea annuale Anis l’ex vicesegretario di Condindustria Giorgio Squinzi. Ha illustrato agli industriali sammarinesi la dinamica della crescita della sua azienda, ora leader mondiale nel settore dei collanti per l’edilizia. Squinzi, insieme ai vertici dell’Anis ed a un gruppo di imprenditori sammarinesi è stato poi ricevuto in udienza a Palazzo Pubblico dai Capitani Reggenti.
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