“Sono molto orgoglioso del lavoro di squadra che stiamo portando avanti, ma ciò non significa che siamo soddisfatti”. Così il presidente di ANIS, che si è rammaricato della mancata apertura di un vero confronto, nel merito delle proposte di sistema avanzate in questi anni dall'associazione degli industriali. La relazione di Ceccato si è aperta con dati tutto sommato positivi sulla situazione economica del Paese, che mostra segnali di ripresa. “Si è invertito il trend della disoccupazione – ha detto - e sta crescendo il numero delle imprese”, con buone prestazioni del settore manifatturiero: “uno dei pochi che – da più di 3 anni – sta crescendo”. “Ma se durante questa lunga crisi abbiamo resistito – ha aggiunto – l'abbiamo fatto senza l'aiuto del Paese”. E non sono mancate parole severe nei confronti del Governo. Nell'intervento del Segretario di Stato alle Finanze, comunque, una mano tesa agli industriali. “Il ruolo dell'ANIS – ha detto Simone Celli – è sempre stato costruttivo, e ringrazio per gli spunti di riflessione. Vogliamo un Paese semplice, veloce e legale. Usciamo da una crisi costata molti punti di PIL e la ripresa è ancora incerta, ma si possono aprire grandi opportunità alla luce della situazione internazionale. L'azione del Governo è improntata su 3 direttrici: sostenibilità del bilancio, potenziamento della crescita e contrasto della disuguaglianza sociale”. Espressa condivisione anche su varie istanze dell'ANIS, quali l'apertura del mercato immobiliare e i tagli alla spesa pubblica. A chiudere i lavori l'ospite d'onore di questa assemblea: Vincenzo Boccia. “Le imprese italiane e sammarinesi – ha affermato il Presidente di Confindustria – hanno le stesse criticità e le stesse opportunità; ci sono le basi per lavorare insieme”
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