E’ un’assemblea straordinaria affollatissima quella degli Industriali che ancora una volta manifestano disagio e preoccupazione per una situazione che definiscono drammatica. La tensione è palpabile, la si legge sui loro volti tirati. Ai Segretari di Stato Mularoni e Arzilli snocciolano i dati dei loro fatturati, in calo del 30–40% a causa dell’incertezza e del clima di sospetto che si è generato. “Molti di noi – dichiarano – hanno già scelto di trasferire in Italia le proprie aziende ed altri, molti, stanno pensando di farlo”. Chiedono ovviamente di essere in white list ma vogliono date precise, che l’Italia dica chiaro e tondo che cosa vuole; diversamente rivolgiamoci agli organismi internazionali. Nell’assemblea ha avuto un effetto devastante la notizia divulgata dall’Ansa sulle frodi carosello e le affermazioni del generale della Guardia di Finanza. “E’ evidente – commentano – che qualcosa non va!”. Il pacchetto trasparenza non fa paura, il prefinanziamento dell’Iva rischia di far segnare perdite economiche ma sono pronti ad accettarlo, anzi, propongono di allargarlo a tutti e non solo a certi settori, proprio per dare un segnale preciso: non sarà una tragedia. “All’Italia però – dicono agli esponenti del Governo – dovete chiedere di prevedere meccanismi di rimborso nel caso il cliente non onori il pagamento”. Il Governo rassicura: tutti i canali politici sono stati attivati; il 15 maggio sarà emesso il nuovo decreto e quindi la nuova black list. I negoziati sono aperti non solo con San Marino. Ma l’atteggiamento ostile del ministro Tremonti non viene nascosto. “Per incontrarsi – afferma il Segretario Mularoni – si deve essere in due”. Il tempo stringe e si sta facendo tutto il possibile per risolvere la situazione e non trascinarla ancora. Nel video l'intervista a Paolo Rondelli - Presidente Anis
Sergio Barducci
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