Liquidazione coatta e revoca dell'autorizzazione all'esercizio di attività riservate. Gli ex soci di Asset ne vengono a conoscenza mentre si trovano in tribunale, accompagnati dall'avvocato Gian Nicola Berti, per la prima udienza del nuovo ricorso amministrativo promosso assieme al Cda contro l'amministrazione straordinaria decisa da Banca Centrale. Il commissario della legge Isabella Pasini è chiamata a decidere se sospenderla o meno. Il passaggio alla liquidazione coatta, però, porta la controparte ad eccepire sul pronunciamento del giudice, “provocando la nostra protesta” - spiega l'avvocato Berti. Si contesta che quell'atto - “arrivato in maniera garibaldina in udienza – continua – non potesse bloccare la procedura in corso, proprio perché non notificato alle controparti. Insomma, è un atto in fieri. E la richiesta che il giudice non si pronunci – aggiunge - è una mancanza di riguardo nei confronti del tribunale”. Ora si attende la decisione del magistrato che arriverà a breve considerando il provvedimento d'urgenza.
Nel frattempo il governo rassicura, in una nota, che "il percorso delineato non subirà variazioni". Conferma che saranno garantite tutte le posizioni di risparmiatori, depositanti e investitori, compresi i detentori di obbligazioni e di certificati di deposito. Si procede con l'integrazione di Asset Banca con Cassa di Risparmio “che verrà portata a compimento in tempi rapidi – si legge - per assicurare il ritorno all’operatività dell’utenza nella fase immediatamente successiva alla conclusione dell'iter deliberativo in Carisp con l'Assemblea degli Azionisti già convocata per il prossimo 21 giugno. Il segretario Celli ribadisce che si tratta di “un'operazione che apre ufficialmente il processo di riorganizzazione del sistema bancario”, al quale seguirà a breve il confronto tra le autorità di vigilanza di Banca Centrale e gli Istituti di credito sull'AQR. “Vogliamo un sistema solido – aggiunge – con operatori efficienti e dinamici. L'impegno è complesso perché l'eredità è difficile”. Sulla tempistica della liquidazione coatta, giunta in concomitanza con la prima udienza sul ricorso al commissariamento, replica: “Siamo rispettosi dell'autonomia di Banca Centrale e lo saremo sul pronunciamento della magistratura”. Sulle motivazioni: “vige la riservatezza, ma alcuni elementi potranno emergere già nei prossimi giorni”.
MF
Nel frattempo il governo rassicura, in una nota, che "il percorso delineato non subirà variazioni". Conferma che saranno garantite tutte le posizioni di risparmiatori, depositanti e investitori, compresi i detentori di obbligazioni e di certificati di deposito. Si procede con l'integrazione di Asset Banca con Cassa di Risparmio “che verrà portata a compimento in tempi rapidi – si legge - per assicurare il ritorno all’operatività dell’utenza nella fase immediatamente successiva alla conclusione dell'iter deliberativo in Carisp con l'Assemblea degli Azionisti già convocata per il prossimo 21 giugno. Il segretario Celli ribadisce che si tratta di “un'operazione che apre ufficialmente il processo di riorganizzazione del sistema bancario”, al quale seguirà a breve il confronto tra le autorità di vigilanza di Banca Centrale e gli Istituti di credito sull'AQR. “Vogliamo un sistema solido – aggiunge – con operatori efficienti e dinamici. L'impegno è complesso perché l'eredità è difficile”. Sulla tempistica della liquidazione coatta, giunta in concomitanza con la prima udienza sul ricorso al commissariamento, replica: “Siamo rispettosi dell'autonomia di Banca Centrale e lo saremo sul pronunciamento della magistratura”. Sulle motivazioni: “vige la riservatezza, ma alcuni elementi potranno emergere già nei prossimi giorni”.
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