Asset Banca è stata commissariata nuovamente da Banca Centrale. Sarebbe stato consegnato un provvedimento 'fotocopia' a quello del 2 marzo scorso ma epurato dai vizi di forma che avevano contraddistinto la precedente versione. Riconfermati, pare, anche i Commissari Straordinari nominati la prima volta, così come i componenti del Comitato di Sorveglianza. Resta il mistero sulle motivazioni. Appena ieri la notizia dell'accoglimento da parte del Tribunale del ricorso presentato da Asset, decretando la sospensiva della procedura di amministrazione straordinaria per difetto legato alla postdatazione al 3 marzo della relazione del Commissario Provvisorio Mirella Sommella, allegata al provvedimento siglato dal Direttore Bcsm, consegnato alla banca e divenuto esecutivo per l'appunto il giorno precedente. Tradotto: impossibile rinviare ad un atto inesistente alla data della sua adozione. “Un vizio di forma che risulta di particolare gravità – scriveva nell'ordinanza il Commissario della Legge, Isabella Pasini – in quanto ridonda sull'obbligo di motivazione del provvedimento che è stato assunto”. Oltre ad essere postdatata – si legge inoltre - “la relazione della Sommella è stata redatta su carta semplice” anziché intestata di Banca Centrale. Viene inoltre precisato che il Direttore Bcsm con successivo provvedimento del 15 marzo si era “limitato a correggere in via di autotutela altri vizi presenti nel provvedimento (dal luogo di nascita di un commissario straordinario all'indirizzo della sede legale di Asset) ma non è intervenuto a correggere l'errore (se tale era) relativo alla datazione della relazione a firma Sommella”. Trattandosi di vizio di forma, l'ordinanza non aveva comunque sbarrato la strada a Banca Centrale per l'adozione di successivi provvedimenti, fermo restando il risanamento delle irregolarità riscontrate. Cosa che puntualmente è avvenuta, ri-sottoponendo oggi la banca alla procedura di amministrazione straordinaria. Per il giudice tuttavia la sospensiva non era da considerarsi né un “mezzo di ripristino della fiducia nella Banca da parte del pubblico”, alle prese con una “grave crisi di liquidità acuitasi dopo il commissariamento”, né un “mezzo per far astenere i soci dal paventato ritiro dei propri depositi”, timore quest'ultimo manifestato da Asset anche nel ricorso presentato.
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