Il tema è tornato all'attenzione della politica nell'ultima sessione del Consiglio. Nel suo intervento, Denise Bronzetti del Partito socialista ha fatto riferimento alle società attive a San Marino ma con zero dipendenti, chiedendo a che titolo si stiano facendo controlli nelle aziende e che direzione stia prendendo il Governo.
La questione avrebbe effetti diretti sull'economia reale, perché, come spiega il Segretario di Stato all'Industria, Andrea Zafferani, dietro all'azione di tali imprese potrebbe nascondersi lavoro nero. Per questo sono stati intensificati gli accertamenti da parte dell'Ufficio attività di controllo. A San Marino, come riporta l'Ufficio statistica, le piccole imprese rappresentano la maggior parte delle attività e il 51,8% di esse ha proprio zero dipendenti. La stortura ipotizzata coinvolge soprattutto le società in cui c'è un amministratore ma non il personale. Se non esistono dipendenti, chi tira avanti l'attività? Ecco il nodo. Ad operare, per esempio, potrebbe essere lo stesso amministratore che, però, per lavorare deve essere assunto.
Una tale situazione può essere normale solo per le imprese che si stanno avviando, spiega Zafferani. A dicembre il Governo ha conferito un mandato all'Ufficio di controllo per elaborare un modello di verifica sulle imprese tenendo in considerazione, in particolare, gli anni di attività e i ricavi. Ma dall'altra parte c'è chi invita a non calcare troppo la mano con le verifiche in un periodo difficile per l'economia sammarinese, con il rischio che imprenditori, specie italiani, fuggano. “Finché le leggi ci sono, si rispettano”, risponde Zafferani che si dice comunque disponibile a ragionare sulla possibilità di permettere agli amministratori di lavorare senza essere assunti. Il Segretario di Stato sottolinea, allo stesso tempo, che le “tantissime” attività con zero dipendenti stanno diminuendo. Segno, dice, “che qualcuno si sta regolarizzando”.