Il passo, per quanto riguarda la disciplina delle società finanziarie, è “storico”. Nel senso che realizza per la prima volta una cornice normativa unica per quello che è tradizionalmente il secondo comparto finanziario di San Marino. E lo fa proprio nel momento in cui San Marino si dota di uno strumento a ulteriore garanzia della stabilità del sistema bancario, cioè il nuovo fondo di Garanzia dei depositanti, che sarà gestito direttamente dalla Banca Centrale di San Marino. Gli interventi normativi volti ad introdurre trasparenza proseguono dunque: la nuova normativa delle finanziarie propone requisiti equiparabili a quelli previsti per le banche. Prevede l’applicazione di presidi di vigilanza, sia strutturale che prudenziale, stabilisce i requisiti minimi per poter operare, quelli relativi ai rapporti con la clientela sul modello di quanto prescritto per le finanziarie italiane e stabilisce i criteri per la determinazione del patrimonio di vigilanza, la copertura patrimoniale dei rischi e il sistema dei controlli interni. Meno innovativo, ma comunque pensato per introdurre efficienza e trasparenza, l’altro regolamento che introduce interventi di modifica alla disciplina di vigilanza della banche. Modifiche in primis alla disciplina in materia di copertura patrimoniale minima dei rischi operativi.
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