L'assemblea degli azionisti di Banca di San Marino ha eletto nuovo presidente Marcello Malpeli che dunque subentrerà al dimissionario Fausto Mularoni. Nel Consiglio di Amministrazione entra come consigliere anche Ivan Simetovic.
Marcello Malpeli, già direttore della Banca di San Marino dal 1997 al 2001, torna in Bsm per ricoprire la carica di presidente. È una delle figure più esperte del mondo bancario sammarinese ed è stato candidato alla presidenza dal Comitato nato, da qualche mese, per opporsi all'ipotesi di fusione tra Bsm e Carisp. “Il fatto che i soci della banca e i soci della fondazione mi abbiano scelto – commenta Malpeli – è un incoraggiamento. L'importante è che che ci sia unità di intenti e si remi tutti dalla stessa parte”.
Il neopresidente Malpeli – che è anche azionista di Bsm – ipotizza fin da ora alcuni ambiti di intervento. Non esclude una ricapitalizzazione ma il primo punto è un altro: “Adesso – dichiara Malpeli – c'è da affrontare il grosso problema degli Npl. Nella vita delle banche e del sistema bancario in genere ci sono alti e bassi. E adesso siamo effettivamente in un periodo un po' basso...”.
L'assemblea Bsm ha anche nominato un nuovo consigliere del Cda, in sostituzione di un dimissionario. Si tratta di Ivan Simetovic anche se il comitato No Fusione e i dipendenti/azionisti di Bsm – che sono intervenuti in assemblea vestendo una irrituale t-shirt per evidenziare il loro ruolo – avevano proposto un'altra figura. “Evidentemente – osserva Malpeli – c'era una diversità di vedute su una cosa che, se discussa con più calma, sarebbe stata risolta”.
In ogni caso l'Ente Cassa e il Comitato concordano sulla riduzione, a 5, del numero dei membri del Cda di Bsm. Con le determinazioni odierne il consiglio di amministrazione è già stato ridotto da 7 a 6 componenti, compreso l'amministratore delegato che il Comitato “No Fusione” vorrebbe eliminare dalla “governance” dell'istituto. L'esito dell'operazione, in un senso o nell'altro, sarà formalizzato nell'Assemblea Straordinaria dell'Ente Cassa di Faetano, prevista il prossimo 24 febbraio.
Marcello Malpeli, già direttore della Banca di San Marino dal 1997 al 2001, torna in Bsm per ricoprire la carica di presidente. È una delle figure più esperte del mondo bancario sammarinese ed è stato candidato alla presidenza dal Comitato nato, da qualche mese, per opporsi all'ipotesi di fusione tra Bsm e Carisp. “Il fatto che i soci della banca e i soci della fondazione mi abbiano scelto – commenta Malpeli – è un incoraggiamento. L'importante è che che ci sia unità di intenti e si remi tutti dalla stessa parte”.
Il neopresidente Malpeli – che è anche azionista di Bsm – ipotizza fin da ora alcuni ambiti di intervento. Non esclude una ricapitalizzazione ma il primo punto è un altro: “Adesso – dichiara Malpeli – c'è da affrontare il grosso problema degli Npl. Nella vita delle banche e del sistema bancario in genere ci sono alti e bassi. E adesso siamo effettivamente in un periodo un po' basso...”.
L'assemblea Bsm ha anche nominato un nuovo consigliere del Cda, in sostituzione di un dimissionario. Si tratta di Ivan Simetovic anche se il comitato No Fusione e i dipendenti/azionisti di Bsm – che sono intervenuti in assemblea vestendo una irrituale t-shirt per evidenziare il loro ruolo – avevano proposto un'altra figura. “Evidentemente – osserva Malpeli – c'era una diversità di vedute su una cosa che, se discussa con più calma, sarebbe stata risolta”.
In ogni caso l'Ente Cassa e il Comitato concordano sulla riduzione, a 5, del numero dei membri del Cda di Bsm. Con le determinazioni odierne il consiglio di amministrazione è già stato ridotto da 7 a 6 componenti, compreso l'amministratore delegato che il Comitato “No Fusione” vorrebbe eliminare dalla “governance” dell'istituto. L'esito dell'operazione, in un senso o nell'altro, sarà formalizzato nell'Assemblea Straordinaria dell'Ente Cassa di Faetano, prevista il prossimo 24 febbraio.
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