Dopo il confronto con il Congresso di Stato, ieri è stata la volta di una delegazione di maggioranza. Al centro i tre temi che più premono al sindacato: gli NPL e la loro possibilità di recupero, la salvaguardia dei fondi pensione investiti nelle banche sammarinesi e le garanzie per l'occupazione. “La maggioranza – riferisce la Csu – è stata, se possibile, ancora più ermetica del Governo. I rappresentanti di Ssd, Rf e Civico 10 – aggiunge - hanno parlato dell'esistenza di un progetto di rilancio del sistema, i cui contorni però non sarebbero perfettamente noti anche a loro”. Affermazione che suona strana a CSdL e CDLS perché – dicono - “fa pensare non ci sia un minimo di punto di riferimento su quelli che saranno i prossimi passi da compiere, soprattutto se si parla di azioni di un certo peso”. Sui fondi pensionistici – aggiungono - la maggioranza ritiene non sia possibile al momento dare ulteriori rassicurazioni rispetto a quelle già concesse, poiché occorre attendere la fine dell'Aqr per avere saperne di più sul reale stato di salute delle banche. Se è vero poi – osserva ancora la Csu – che si prospetta un processo di ristrutturazione del sistema, purtroppo nulla si dice sulla sorte dei dipendenti che invece devono essere tenuti in considerazione nella qualità e nella quantità”. Un accenno anche alla difficile situazione di Asset Banca, mentre su Carisp infine è stata rivolta la stessa domanda fatta al Governo, ovvero quella sulla possibilità per il sindacato di inserire un proprio rappresentante nel Cda della banca. Richiesta che anche in questo caso non ha ricevuto risposta. La serie di incontri voluti dalla Csu prosegue la prossima settimana: in programma mercoledì il confronto con le associazioni di categoria, e anche quello slittato con le forze politiche di opposizione. Si chiude giovedì con la dirigenza di tutte le banche e l'ABS.
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