Un disavanzo di gestione per oltre 12 milioni e 200mila euro (12.223.572), coperto con l’utilizzo del Fondo Rischi Finanziari Generali. BCSM puntualizza: 2018, l'anno del cambio di di governance: dalla Direzione Moretti - Mazzeo, all'insediamento di Giuseppe Ucci, attuale Vice Direttore facente funzione “che ha promosso, insieme a Presidenza e Consiglio Direttivo, un nuovo approccio nella gestione dei costi”.
Risultati economici negativi già dal 2015 e disavanzo accentuato nel 2018 per effetto di alcune variabili: diminuzione delle commissioni attive, perdita derivante dalle operazioni finanziarie, rettifiche di valore sulle immobilizzazioni finanziarie, non accorta gestione dei costi. Banca Centrale quantifica e motiva: diminuzione nelle commissioni attive, per – 1,65 milioni, per una minore remunerazione dei servizi resi alla PA allargata. Perdita da operazioni finanziarie, pari a -4 milioni di euro, per gli effetti sui mercati di una fase negativa, con flessioni degli indici delle principali borse mondiali. Un riferimento poi alla cessione anticipata del titolo obbligazionario “Demeter”, detenuto per un valore di 20 milioni di dollari, portando a rettifiche di valore registrate sul bilancio 2018 per circa 1 milione e mezzo di euro. Ancora, cita il piano di revisione dei costi 2019 per una riduzione di circa il 20% rispetto all’anno precedente delle spese generali e la sottoscrizione di un accordo di solidarietà con i dipendenti per arrivare a nuove riduzioni nel prossimo triennio. Per il primo trimestre 2019 segnala un andamento economico “che ha già mostrato segnali positivi – dice - e che potrebbero rendere raggiungibile l’obiettivo del pareggio di bilancio per l’anno in corso, mai raggiunto dal 2015”.