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Betacolor, sciopero ad oltranza ma prosegue la trattativa

22 dic 2003
Betacolor, sciopero ad oltranza  ma prosegue la trattativa
Sciopero ad oltranza. Lo hanno proclamato i dipendenti. Lo interromperanno solo dopo il raggiungimento di un accordo che soddisfi due condizioni: salvaguardia, da parte della nuova proprietà, di tutti i 71 posti di lavoro; mantenimento delle precedenti condizioni contrattuali. I dipendenti – riuniti in assemblea permanente nella sede CSU – sono disponibili ad accettare la richiesta di turnazione su 6 giorni. Altra condizione richiesta per non inasprire ulteriormente il confronto è il non invio delle lettere di licenziamento. Se la nuova proprietà accetta le condizioni poste dall’assemblea dei lavoratori, il sindacato informa che è possibile chiudere l’accordo. I lavoratori della Beta Color dalla mattinata di lunedì 22 dicembre sono riuniti in assemblea permanente presso la sede della CSU. E la Federazione Lavoratori Industria, in una lettera spedita a tambur battente alle controparti, chiede l’immediata chiusura della vertenza. “I lavoratori - scrivono i segretari della FLI-CSU - hanno ricevuto la notizia che venerdì 19 dicembre la ditta ha predisposto la lettera di licenziamento per tutti i dipendenti nonostante ci si trovi al centro della fase negoziale. Solo nella tarda serata sempre di venerdì, e successivamente all’intervento del Governo, si è saputo che le lettere non sarebbero state inviate. Questo la dice lunga sulla reale volontà dell’azienda di condurre una trattativa seria, onesta e alla luce del sole, visto che i contorni di tutta la vicenda sembrano alquanto discutibili”. Di fronte a tutto questo, i segretari della FLI-CSU, Giuliano Tamagnini e Giorgio Felici, informano che “i lavoratori hanno deciso di entrare in sciopero, il quale si concluderà solo ad accordo raggiunto, il quale si dovrà sviluppare sulla base delle seguenti direttrici. Primo: soluzioni occupazionali per tutti i 71 dipendenti. Secondo: mantenimento delle condizioni economiche e normative maturate nel passaggio alle nuove società. Terzo: disponibilità a discutere a livello aziendale della nuova organizzazione del lavoro, ivi compresa la turnazione di 6 ore giornaliere per 6 giorni alla settimana”. “Rispetto alla presente posizione - è la conclusione della lettera - vi è disponibilità della scrivente a chiudere l’accordo. Ovviamente l’ultima condizione è che l’azienda si impegni formalmente a non inviare le lettere di licenziamento”.

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