Le finanze pubbliche evidenziano un trend positivo. Il segretario di stato Mularoni non nasconde la soddisfazione per il progressivo abbattimento del debito pubblico. A fine 2001 il cosiddetto 'buco di bilancio' ammontava ad oltre 165 milioni di euro. A fine 2004, il dato era sceso a 99 milioni e 542mila euro. Ora, con l'avanzo a consultivo del 2005, di oltre 45 milioni di euro, il debito pubblico scende a circa 54 milioni di euro. E potrebbe scendere ancora di circa 2 milioni di euro, considerando ulteriori aggiornamenti dei dati, relativi alla monofase. Mularoni, affiancato dalla dirigente generale della Finanza Pubblica, Lorella Stefanelli, e dalla dirigente dell'Ufficio Generale Contabile, Gianfranca Parlanti, snocciola dati su dati, a testimonianza di un'oculata gestione della finanza pubblica. Dati messi nero su bianco, verificabili. Dati che ricevono anche il plauso di Fitch, l'agenzia di rating internazionale, che di recente ha monitorato la situazione sammarinese e che ha gia' inviato una bozza della relazione finale dove si conferma la 'doppia A' per San Marino, un giudizio indubbiamente positivo. Rispetto alle previsioni le entrate generali sono state superiori del 4,4%, i tributi hanno segnato un + 6,34%, le imposte dirette - e cioè l'igr - hanno registrato un +12.54 %, le indirette addirittura un 19,50%, le entrate extratributarie + 3,86%, i proventi di generi di monopolio e beni mobili di consumo + 16,19%. Per quel che riguarda le uscite, balza sempre all'occhio quel 94,83% di incidenza della spesa corrente, che inevitabilmente riduce l'ammontare destinabile agli investimenti. Bene anche la giacenza di cassa che a fine 2004, evidenziava un attivo di oltre 134 milioni di euro.
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