“Sarebbe stato sufficiente chiedere al Governatore della Banca D’Italia, in occasione degli spring meetings tenutisi al Fondo Monetario, cosa accade quando si commissaria una piccola banca come Asset; ebbene, il Governatore avrebbe ripetuto le sue parole: il commissariamento comporta, «nel caso di intermediari di piccola dimensione, la perdita di fiducia da parte del pubblico [con il rischio di] propagarsi velocemente e rischiare di generare effetti sistemici di natura persistente». Così il Comitato degli Azionisti di Asset nella nota inviata oggi alla stampa. “Asset – rimarcano - prima del provvedimento “Sommella”, aveva oltre 456 milioni di raccolta complessiva, oggi, dopo i due commissariamenti disposti in sequenza, sfiora a malapena i 397 milioni. Sono stati persi, in poco più di 75 giorni, quasi 60 milioni, per effetto di un provvedimento di Banca Centrale annullato dal Tribunale di San Marino. L’unica misura urgente per salvaguardare i nostri diritti – aggiungono gli azionisti - è quella di avviare le azioni risarcitorie verso chi, questo dissesto finanziario, lo ha creato: il Coordinamento della Vigilanza, il Primo Commissario Provvisorio e coloro i quali, appiattendosi alle loro determinazioni, hanno generato nella Banca un danno irreversibile, ossia la perdita di fiducia dei propri clienti.
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