La decisione era nell'aria e solo oggi si è avuta la conferma ufficiale. Il Consiglio d'Amministrazione della Sab, la società di gestione dell'aeroporto Marconi di Bologna, ha bocciato il piano della giunta regionale, che prevedeva la fusione con gli scali di Forlì e Rimini. Una scelta che produrrà non poche ripercussioni: la prima è la chiusura dell'aeroporto Ridolfi, la cui società di gestione dovrebbe a giorni decidere per la messa in liquidazione. Per Rimini si profila invece un percorso in solitario, senza cioè l'appoggio degli altri scali. Per gli esperti della Price Waterhous, Coopers, incaricati dal Marconi di valutare il progetto di fusione, non ci sarebbero stati benefici in termini di traffico generato, né per i servizi offerti ai passeggeri e neppure una maggiore occupazione. L'integrazione avrebbe invece fatto perdere posizioni allo scalo bolognese. Poi ci sono gli aspetti economici, come i debiti accumulati dall'aeroporto di Forlì e l'esposizione bancaria del Fellini. Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha partecipato alla riunione in rappresentanza del Comune, ha spiegato che per Forlì non c'erano le condizioni per un salvataggio e neppure una possibilità di riconversione. “Gli impatti sul territorio - ha aggiunto - sono insufficienti".
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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