A quanto pare è stato il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BSM Fausto Mularoni, a sbloccare la situazione; dando probabilmente il via ad una nuova fase di trattative, senza la conflittualità che ha caratterizzato gli ultimi giorni. Risultato forse insperato, visto come si stavano mettendo le cose. I dipendenti dell'Istituto si erano riuniti in sciopero presso la Direzione di Faetano, essendo rimasta senza risposta la lettera urgente inviata ieri - a CdA e Collegio Sindacale –, dopo la disponibilità al dialogo espressa dai vertici di Banca di San Marino il giorno precedente. Tuttavia questa mattina, scrive la CSU, “con grande rammarico si è constatata la mancanza dell'Amministratore Delegato; ci si aspettava infatti un suo deciso intervento per risolvere la vertenza”. I punti sui quali dipendenti e sindacato chiedevano una conferma formale erano 3: la trasformazione del recesso in disdetta incondizionata, il rispetto dell'articolo 40 del Contratto Nazionale di Lavoro e la conferma della validità del Fondo Pensione. Ma Domenico Lombardi era “fuori territorio per altri impegni; ancora una volta – ha affermato la CSU – alle dichiarazioni non seguono azioni concrete”. Questa mattina era poi giunta una nota di BSM, nella quale si sosteneva di aver manifestato “un'apertura risolutiva totale” verso le richieste dei lavoratori. Ma soprattutto vi era una forte critica alla Centrale Sindacale Unitaria, accusata di promuovere un “braccio di ferro” con logiche giudicate “non trasparenti”. Stigmatizzato, in particolare, l'abbandono del tavolo convocato dal Governo. La situazione, insomma, almeno per oggi, appariva senza sbocchi. La svolta è arrivata dalla richiesta dei dipendenti, riuniti in Assemblea - in accordo con la RSA e il Sindacato -, di contattare subito il Presidente del CdA, che, “con grandissimo senso di responsabilità – si legge nel comunicato della CSU – si è personalmente impegnato per la risoluzione immediata della vertenza, accogliendo le richieste dell'Assemblea”. Da qui l'interruzione dello sciopero e il rientro al posto di lavoro già nel turno pomeridiano.
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