Il segretario di Stato con delega alle Poste, Federico Pedini Amati, replica alle critiche dei sindacati sui cambiamenti in arrivo in Poste Spa. Diverse le novità, come la diminuzione delle zone postali, da 36 a 24, così da impiegare il personale in eccesso in nuovi settori.
Una quarantina i lavoratori tra portalettere e postini. Con i cambiamenti, spiega l'azienda, saranno ridotti a circa 32 e i restanti 8 riconvertiti. Entra allora in gioco il piano che prevede due nuovi settori: il commerciale e le attività di comunicazione esterna ed interna. Poste offrirà alle aziende del territorio un servizio di spedizione dei pacchi, anche in Italia ed Europa tramite partnership con i corrieri. Un mercato in crescita, spiega la Direzione che porta l'esempio del mese di marzo, con 3500 pacchi spediti, in forte aumento.
Ma le Federazioni pubblico impiego di Csdl e Cdls parlano di mancanza di dialogo sui piani per il futuro. “Ci aspettavamo – criticano – che la Segreteria di Stato svolgesse un ruolo di garanzia fra le parti”. Si soffermano sulle criticità che la diminuzione delle zone porterà, se non testate prima. Si dicono d'accordo sul fatto di ripensare nuovi servizi ma, avvertono, dovrà esserci “la più ampia concertazione” con le organizzazioni sindacali.
Nel servizio, l'intervista a Federico Pedini Amati, segretario di Stato con delega alle Poste