Mancano ancora alcuni passaggi prima di arrivare ad una decisione definitiva. L'orientamento della politica è quello di appoggiare il processo di rafforzamento della Cassa di Risparmio, di cui viene riconosciuto il ruolo e l'opportunità di alimentare un clima generale di fiducia. Prima però – e su questo sembrano tutti d'accordo – servono elementi di garanzia e quindi maggiori informazioni per capire quali possano essere le forme di partecipazione e per avere certezze sull'intera operazione.
Prima di tutto il bilancio di Cassa di Risparmio. Il CdA, presieduto ieri per l'ultima volta dal presidente uscente, Leone Sibani, ha preso atto del documento contabile che sembra contenere una serie di misure che vanno proprio nella direzione del rafforzamento e della sicurezza dell'istituto.
Nel bilancio sono contenuti elementi di trasparenza riguardo le perdite accumulate per la vicenda legata al gruppo Delta. Sarà però l'assemblea dei soci a doverlo approvare; verrà convocata dopo il deposito del bilancio e presumibilmente potrà riunirsi intorno all'ultima decade di maggio. Poi c'è il passaggio in Banca Centrale, per le eventuali osservazioni e infine la certificazione. Solo a quel punto lo Stato potrà valutare se e come sciogliere le riserve. In aula se ne riparlerà mercoledì, alla ripresa dei lavori parlamentari. I capigruppo si sono già espressi circa l'opportunità di non arrivare ad un ordine del giorno a chiusura del dibattito in seduta segreta, ma di riferirsi ai documenti già approvati in precedenza sullo stesso argomento, come quello del 21 marzo scorso sempre in assemblea, e quello votato più recentemente dalla Commissione Finanze. Nel frattempo il Governo, e in particolare il Segretario di Stato alle Finanze, resterà in costante contatto con i vertici della Cassa di Risparmio e della Fondazione, per essere informato su tutti i dettagli. Legato all'ingresso nel capitale di Carisp, infatti, ci sono argomenti sostanziali, come il piano di gestione o la governance dell'istituto, elementi che assicurino appunto il massimo della trasparenza e della garanzia.
Nel video l'intervista a Pasquale Valentini, Segretario alle Finanze.
Sergio Barducci
Prima di tutto il bilancio di Cassa di Risparmio. Il CdA, presieduto ieri per l'ultima volta dal presidente uscente, Leone Sibani, ha preso atto del documento contabile che sembra contenere una serie di misure che vanno proprio nella direzione del rafforzamento e della sicurezza dell'istituto.
Nel bilancio sono contenuti elementi di trasparenza riguardo le perdite accumulate per la vicenda legata al gruppo Delta. Sarà però l'assemblea dei soci a doverlo approvare; verrà convocata dopo il deposito del bilancio e presumibilmente potrà riunirsi intorno all'ultima decade di maggio. Poi c'è il passaggio in Banca Centrale, per le eventuali osservazioni e infine la certificazione. Solo a quel punto lo Stato potrà valutare se e come sciogliere le riserve. In aula se ne riparlerà mercoledì, alla ripresa dei lavori parlamentari. I capigruppo si sono già espressi circa l'opportunità di non arrivare ad un ordine del giorno a chiusura del dibattito in seduta segreta, ma di riferirsi ai documenti già approvati in precedenza sullo stesso argomento, come quello del 21 marzo scorso sempre in assemblea, e quello votato più recentemente dalla Commissione Finanze. Nel frattempo il Governo, e in particolare il Segretario di Stato alle Finanze, resterà in costante contatto con i vertici della Cassa di Risparmio e della Fondazione, per essere informato su tutti i dettagli. Legato all'ingresso nel capitale di Carisp, infatti, ci sono argomenti sostanziali, come il piano di gestione o la governance dell'istituto, elementi che assicurino appunto il massimo della trasparenza e della garanzia.
Nel video l'intervista a Pasquale Valentini, Segretario alle Finanze.
Sergio Barducci
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