La Cassa di Risparmio di San Marino chiarisce che "l’accordo pensionistico individuale interno, risalente al 1978, riguarda 62 dipendenti su 123 e prevede un versamento mensile del datore di lavoro del 14% e un versamento del 2,40% da parte dei dipendenti. Per mantenere l’equilibrio del fondo la Cassa negli anni ha versato circa un ulteriore milione di euro annui, portando quindi il proprio contributo oltre il 20%. Con l’entrata in vigore della nuova legge, che modifica il sistema pensionistico e introduce anche l’innalzamento al 65mo anno dell’età pensionabile, riesce difficile pensare che questo non influisca sul fondo pensioni della Cassa, per il quale si rende necessario un adeguamento che si è tentato di introdurre, cercando invano il dialogo con i dipendenti per giungere ad adeguate soluzioni".
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