Lettera aperta di una rappresentanza di cittadini di Acquaviva al Governo e ai capigruppo consiliari sulla "Cartiera Ciacci". Nel dare conto degli esiti dell'assemblea pubblica del 21 marzo scorso ribadiscono che l'installazione ipotizzata dall'azienda di una turbina a gas di tipo tradizionale comporterebbe un incremento delle emissioni di CO2, in evidente contrasto con i trattati internazionali cui la Repubblica ha aderito. No anche all'incapsulamento del sito industriale, comprensivo delle zone destinate a stoccaggio e movimentazione dei materiali di recupero, che provocherebbe - sostengono - un impatto ambientale e paesaggistico peggiore di quello attuale. Due proposte dunque che per i cittadini del Castello risultano inaccettabili, perché in contraddizione con la reale riqualificazione dell'area. Piena condivisione invece sugli interventi per il trattamento delle acque reflue e dei rifiuti, per le emissioni in atmosfera e per l'inquinamento acustico. Purtroppo però - rilevano - l'azienda su questo fronte resta inadempiente. I cittadini infine chiedono provvedimenti urgenti, affinché l'azienda rispetti le leggi in materia di tutela ambientale, sollecitando la politica a vigilare sugli organismi preposti ai controlli.
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