Leon Engineering Spa: ieri il duro attacco di Emanuel Santolini della CSdL nei confronti di Davide Natalini, amministratore unico della società, accusato di aver ingannato con false promesse i dipendenti, lasciati senza stipendio per mesi, arrivando persino a non presentarsi all'ultima seduta della Commissione conciliativa per firmare il piano di rientro dei debiti accumulati, che ammontano ad oltre 100mila euro: rientrerebbero in questa cifra anche i mancati contributi versati allo Stato. Santolini, a nome della Confederazione del Lavoro, ha subito chiesto alle Segreterie di Stato competenti l'immediata revoca di licenza e residenza a Natalini. L'imprenditore bolognese ieri ha replicato con una nota, pubblicata su giornalesm.com: rigetta con forza quanto riportato da Santolini, parole definite “prive di ogni fondamento e volutamente manipolate al solo scopo di far credere quello che non è”. Scrive poi di non essere fuggito, bensì di seguire da oltre un mese operazioni commerciali, anche all'estero, per ristrutturare l'azienda, dal momento che a San Marino le banche non forniscono il necessario supporto finanziario. Ricorda anche di aver denunciato alla magistratura uno dei principali istituti di credito del Titano ritenendosi truffato con tanto di richieste illegittime di soldi. Rivendica, infine, di aver trattato sempre bene i propri dipendenti e di aver dato loro anche più del dovuto. “E' così che si tratta chi viene ad investire a San Marino?” - conclude. CSdL e USL stanno entrambe seguendo da vicino il caso: i sindacati sono intenzionati ad andare avanti con l'istanza di fallimento. Nel pomeriggio nella sede CSdL è in programma un incontro con una parte dei dipendenti.
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