La speranza di rilancio passa da una piena cultura della legalità e dagli strumenti per attuarla. E' la strada per uscire dalla crisi dell'edilizia, sicuramente tra i settori più colpiti dalla crisi ed è la Cassa Edile ad articolare dati e prospettive, in occasione della approvazione del bilancio 2014. Bilancio ancora a segno più (negativo solo nelle due annualità segnate da calamità eccezionali): un utile oltre i 217mila euro a rafforzare un patrimonio complessivo di quasi 14 milioni; 144 mila euro a sostegno dei 453 lavoratori nel fondo per la tutela del salario garantito. Qualche piccolo segnale di ripresa si intravede, ma il momento resta difficile, ricordando che dall'inizio della recessione sono 20 le aziende costrette a chiudere.
Da qui la ricetta: strumenti di legalità e trasparenza, qualcuno già predisposto ed è il presidente Secondo Castiglioni a esprimere plauso per l'introduzione del DURC obbligatorio – vale a dire, il documento unico di regolarità contributiva, da presentare nelle gare di appalto per opere pubbliche o per l'avvio di opere private. Non ancora accolto formalmente, ma tenuto presente già in maniera fattiva in aziende pubbliche, istituzioni e banche. “Qualcosa sta cambiando – prosegue – dal punto di vista culturale e non solo, nel mercato e nel nostro settore”. Auspica poi che proprio “nel settore degli appalti e del rilascio delle licenze siano introdotte verifiche, che garantiscano le aziende sane e serie, a discapito di chi cerca di sfuggire a regole, leggi e codici contrattuali e morali”.
Torna sulle tante criticità che ancora danneggiano il settore: fallimenti fraudolenti, distrazione di patrimonio, pagamenti preferenziali non giustificati, somme ricevuti e non contabilizzati. Fenomeni distorsivi che Cassa Edile si dice pronta a monitorare, contrastare e denunciare alla Magistratura.
Da qui la ricetta: strumenti di legalità e trasparenza, qualcuno già predisposto ed è il presidente Secondo Castiglioni a esprimere plauso per l'introduzione del DURC obbligatorio – vale a dire, il documento unico di regolarità contributiva, da presentare nelle gare di appalto per opere pubbliche o per l'avvio di opere private. Non ancora accolto formalmente, ma tenuto presente già in maniera fattiva in aziende pubbliche, istituzioni e banche. “Qualcosa sta cambiando – prosegue – dal punto di vista culturale e non solo, nel mercato e nel nostro settore”. Auspica poi che proprio “nel settore degli appalti e del rilascio delle licenze siano introdotte verifiche, che garantiscano le aziende sane e serie, a discapito di chi cerca di sfuggire a regole, leggi e codici contrattuali e morali”.
Torna sulle tante criticità che ancora danneggiano il settore: fallimenti fraudolenti, distrazione di patrimonio, pagamenti preferenziali non giustificati, somme ricevuti e non contabilizzati. Fenomeni distorsivi che Cassa Edile si dice pronta a monitorare, contrastare e denunciare alla Magistratura.
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