Il segretario di Stato Antonella Mularoni auspica – al più presto - un accordo con l'Associazione Cooperativa Agricola “Latte Sammarinese”, che raggruppa i 5 produttori del Titano. Ma l'obiettivo sembra lontano. I produttori sembrano decisi a dare battaglia e chiedono la possibilità di poter vendere liberamente i propri prodotti. Richiesta inconciliabile - tuttavia - con la volontà del Governo di permettere lo sfruttamento della cosiddetta "zona bianca", per 4 anni, al soggetto che prenderà in gestione la Centrale: con tutta probabilità la piemontese "ValForm". L'Associazione Cooperativa è anche preoccupata per il probabile calo del prezzo della materia prima, dovuto alla prossima abolizione delle quote latte. E poi si contesta il metodo di conduzione della trattativa, che ha portato all'individuazione della piemontese “Valform”. Critiche respinte al mittente dal Segretario di Stato, che parla di un sostanziale disinteresse - mostrato in questi anni, dalle varie realtà del Titano, compresi gli allevatori – riguardo all'ipotesi di rilevare la Centrale. Il requisito dei 5 anni di esperienza nel settore - indicato nel bando – è poi considerato garanzia di capacità e serietà, dalla Mularoni, e non un sistema per escludere i sammarinesi. Ma nel frattempo, proseguono le critiche dalle opposizioni. Cittadinanza Attiva giudica la privatizzazione molto discutibile e chiede al Governo l'apertura di un confronto serio con gli attori interessati e un'analisi approfondita sulla gestione passata
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