Concordato di continuità, la parola a Aeradria in Tribunale a Rimini

Da una parte l'inchiesta penale avviata dal sostituto procuratore Gemma Gualdi, che ipotizza la violazione della legge fallimentare e le voci di falso in bilancio, mai confermato dalla Procura e smentito dai vertici societari; dall'altra una memoria difensiva di una cinquantina di pagine che i legali di Aeradria hanno portato in tribunale a Rimini per la nuova udienza sul concordato di continuità chiesto dalla società per far fronte ai creditori. "Nella memoria abbiamo scritto, molto semplicemente, che le tesi e il teorema del pm non stanno in piedi. Giustifichiamo da un punto di vista giuridico, oltre che contabile, che la situazione risulta assolutamente regolare e ci sono tutti i presupposti perché il procedimento di concordato vada avanti. Abbiamo sentenze e pareri autorevoli a supporto" – osserva l'avvocato Federico Dettori. Il presidente Aeradria Masini, in merito alla situazione
debitoria, fa notare che le percentuali di soddisfacimento dei crediti privilegiati o meno, al 15 o al 19%, "potranno migliorare" una volta che, ammessa la procedura di concordato, dovessero entrare nuovi soci nella compagine dell'aeroporto. Ora il tribunale si riserverà alcuni giorni per decidere se ammettere la società al concordato oppure avviarla quanto meno al commissariamento. Gli inquirenti, in generale, mantengono un certo riserbo anche e soprattutto in merito all'inchiesta penale, nell'ambito della quale per il Cda di Aeradria si ipotizza la violazione delle leggi fallimentari. Non si esclude che la risultanza dell'inchiesta penale preliminare influenzi il verdetto sul concordato.

Silvia Pelliccioni