2.200 persone circa in cassa integrazione, una situazione che vede coinvolte circa 140 aziende. Gli iscritti alle liste di collocamento sono 1.705: 707 non hanno nessun lavoro. 998 solo lavori saltuari e con brevi contratti a termine in attesa di trovare un occupazione stabile e continua. Sono i numeri della crisi, forniti direttamente dal Segretario di Stato per il Lavoro Gianmarco Marcucci, che si dichiara estremamente preoccupato per il futuro. Ogni giorno, dice, alla mia segreteria arrivano richieste di riduzione di personale da parte di aziende anche storiche. L’ultima in ordine di tempo è la Ali Parquet, che annuncia il taglio di 14 posti di lavoro. Per giovedì prevista un’assemblea sindacale in azienda. E’ il settore industria quello più coinvolto nell’effetto crisi, perché rappresentativo di una parte importante del settore produttivo. Non si tratta sempre di grandi numeri, spiegano i sindacati, ma quasi ogni giorno piccole e medie imprese chiedono la riduzione di una o due unità. Un altro fronte aperto è quello della Titanedi, del gruppo BiHolding Karnak. Per i sindacati è in atto una strisciante riduzione del personale femminile attraverso il trasferimento da Dogana a Chiesanuova. Lo stratagemma usato, dicono, è negare alle lavoratrici la minima flessibilità oraria necessaria per conciliare tempi di lavoro e scuola dei figli. E arriva la prima manifestazione di protesta. Si terrà la davanti all’azienda. Ancora da definire la data.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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