Settimana decisiva per arrivare alla definizione del nuovo contratto di lavoro del settore privato. Settimana determinante anche perché segna una pausa tra lo sciopero generale di ieri, che ha chiamato in piazza oltre 2mila persone, e le nuove astensioni dal lavoro proclamate dal sindacato a partire da lunedì prossimo. Gli incontri, programmati dal Governo, si susseguono a ritmi serrati, ma ancora su tavoli divisi: l’Esecutivo ha convocato prima la CSU, poi l’associazione dell’industria e quindi ancora il sindacato. In esame il nuovo documento di lavoro del Governo che le organizzazioni sindacali hanno definito incompleto perché tratta solo gli aspetti relativi alle politiche del lavoro. Settimana importante anche perché ci dirà se i disegni di legge sul mercato della lavoro e la riforma pensionistica – già depositati dal Congresso di Stato all’Ufficio di Segreteria - saranno iscritti all’ordine del giorno della prossima sessione consigliare. La decisione sarà presa giovedì, durante la riunione dell’Ufficio di Presidenza. Il giorno dopo il sindacato tornerà a riunire tutti i quadri sindacali dell’industria. Questo contratto, ripete il sindacato, non può prescindere dalla necessità di regole che azzerino il ricorso ingiustificato alle assunzioni a termine e ai lavori atipici. 'Queste regole, sottolinea la CSU, devono diventare legge dello Stato'. Per l’Anis, che ha anche riunito il Consiglio direttivo dell’associazione, si continua a trattare. 'Il tavolo del confronto - conferma Carlo Giorgi - deve essere sempre aperto, ma nella chiarezza delle posizioni delle parti'.
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