La delegazione di governo che sta operando la mediazione per il contratto industria presentera’ a breve un ulteriore documento a sindacati e imprenditori. Proseguono intanto, a ritmo serratissimo, le consultazioni informali. Il testo in via di definizione nasce con l’obiettivo di ottenere il si di entrambe le parti in causa e quindi, prima della stesura definitiva, mira ad accogliere tutte le istanze per raggiungere un punto di incontro soddisfacente, sia per l’Anis e le altre categorie economiche, che per il sindacato. E’ una fase molto delicata in cui la delegazione governativa non si limita a svolgere il ruolo di arbitro tra le parti. Un’opera diplomatica-negoziale, un cammino tortuoso, tra scioperi e concessioni di disponibilita’ al dialogo. Passi avanti e passi indietro, un tira e molla estenuante ma il traguardo – la firma del contratto – appare oramai un obiettivo possibile. “C’è maggiore fluidita” dichiara il segretario di stato all’industria Claudio Felici. Una dichiarazione telegrafica. Del resto una parola sbagliata o male interpretata, in fasi come questa, puo’ essere sufficiente per rompere il fragile equilibrio finora raggiunto.
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