La sensazione e’ che la firma sia vicina. Ma manca ancora il via libera del sindacato. Dopo 4 giorni di trattativa a oltranza nella tarda notte di venerdì si e’ chiuso il confronto. Il governo ha consegnato alle parti il documento definitivo, già siglato. L’Anis ha dichiarato la propria disponibilità a firmare subito, con la normale riserva di sottoporlo ai propri organismi. E l’ok è arrivato anche dall’Osla e dall’Unas. Le due federazioni industria hanno riunito l’attivo dei delegati per prendere in esame la proposta: prima l’illustrazione, poi il dibattito, infine la votazione. I verbali di accordo proposti dal governo affrontano i temi delle assunzioni, anche nominative, regolamentano quelle a tempo determinato, definiscono il lavoro interinale con il superamento di alcune precarietà e l’uguaglianza di trattamento normativo e retributivo del lavoratore interinale con gli altri dipendenti; sugli ammortizzatori sociali prevista l’estensione della Cassa integrazione guadagni anche per le aziende di servizio. Un capitolo riguarda il fondo servizi sociali, la sicurezza, gli interventi a sostegno della famiglia, il part time, l’ aspettativa e i permessi retribuiti. Questione frontalieri: previsto l’avvio di un concreto processo di soluzione al problema. Gli aumenti retributivi, nell’insieme delle articolazioni si avvicinano al 3 per cento. Il governo ribadisce che il contratto ha visto come prioritaria la salvaguardia dell’occupazione sammarinese e auspica che questa firma possa rappresentare un taglio con il passato, per aprire un contesto di relazioni sociali e industriali tra imprenditori e sindacati, guidato innanzitutto dalla convinzione della responsabilità verso il paese, i suoi lavoratori e le sue imprese. La stesso senso di responsabilità e coesione che chiede anche ai rappresentanti della politica.
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