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Cosa aspettarci dalle riforme? Le ipotesi sul tavolo per Igr e pensioni

In arrivo nuovi confronti tra politica e parti sociali ed economiche

di Mauro Torresi
16 apr 2022

Governo al lavoro sulle annunciate riforme. Tra quelle da presentare tra primavera ed estate c'è la riforma dell'Imposta generale sui redditi. Il segretario alle Finanze Marco Gatti ha illustrato le linee guida e a giorni partirà il confronto con categorie sociali ed economiche. Di riforma Igr e di quella pensionistica si è parlato nella scorsa puntata di Viceversa. Con la prima delle due l'esecutivo punta a maggiori entrate per 20-25 milioni di euro. Tra gli obiettivi, la creazione di un testo unico per l'Igr e una revisione dell'imposizione delle persone fisiche. Le aliquote non saranno modificate, così come i principi generali e le tipologie di reddito. L'intervento sarà su specifiche aree per riequilibrare il sistema. Ipotizzati cambiamenti all'imposizione per imprese individuali, liberi professionisti e persone giuridiche e l'applicazione dell'Igr ai non residenti. “Non si vuole stravolgere la riforma del 2013”, ha spiegato Gatti. Si punta a individuare le “sacche di mancata imposizione che creano disparità fiscale”, anche tramite una migliore attività di controllo per monitorare, tra le altre categorie, le imprese senza utili.

Al centro del confronto anche la riforma delle pensioni. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma la principale proposta è il passaggio da quota 100 a 103, cioè la possibilità di andare in pensione con 40 anni di contributi e 63 di età. Se si raggiunge la soglia ma non si ha l'età necessaria, l'idea è di ridurre la pensione in percentuali diverse per 60enni, 61enni e 62enni. Nella bozza di riforma – che punta ad un sistema sostenibile - anche la proposta di un meccanismo di penalizzazioni o incentivi se si intende, rispettivamente, accedere alla pensione di vecchiaia prima o dopo. Uno dei nodi, prevedono i sindacati, sarà l'intervento dello Stato in favore dei fondi.

Nelle scorse ore la nota della Csdl che critica l'ipotesi di aumentare le deduzioni Smac. Dal 2014, scrive il sindacato, hanno portato a un aumento dell'inflazione maggiore sul Titano rispetto al circondario. Ma per il Fondo Monetario, citato dai rappresentanti del Governo in trasmissione, l'inflazione in Repubblica sarebbe in realtà minore. Da qui la proposta dell'Fmi di utilizzare i dati interni per rivalutare le pensioni. “E' inverosimile – denuncia la Csdl – che il Fondo smentisca il nostro Ufficio di statistica”.

Nel servizio, gli estratti degli interventi a Viceversa del segretario alle Finanze, Marco Gatti, e del segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta





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