Negli ultimi mesi le persone in cerca di lavoro sono quasi raddoppiate e la media fisiologica di 300 unità è arrivata a quota 535, comprese mobilità, cassa integrazione e formazione professionale, segni inequivocabile di una situazione economica che si profila più pesante di quanto ipotizzato. Sono circa 20 le richieste di revisione degli organici che piccole realtà aziendali ma anche da imprese storiche hanno già presentato al Segretario di Stato al Lavoro. Il governo ha annunciato che a gennaio intende aprire i confronti con le organizzazioni sindacali, ma ritiene necessario agire anche su interventi economici, assestamenti di bilancio, e delineare un percorso per attrarre l’interesse di nuovi imprenditori ad investire a San Marino. E’ intenzione dell’esecutivo redigere un piano occupazionale per le nuove imprese ed un monitoraggio per quelle esistenti, per avere un quadro generale della situazione. Un primo immediato intervento riguarda gli aumenti dei canoni di locazione, degli immobili residenziali e di quelli ad uso professionale. Previsto un taglio dell’1,7% per gli immobili residenziali, che aumenteranno del 2% e non del 3,7 come suggerito dalla statistica. Per gli affitti delle attività l’aumento sarà del 4,3% e non del 5,3. intanto è stata risolta la vertenza Puntoshop. L’accordo raggiunto prevede la riassunzione di 56 dipendenti, 40 sammarinesi e 16 frontalieri che manterranno i loro profili professionali e le condizioni contrattuali raggiunte. Per i 58 rimasti fuori sarà un natale amaro anche se l’accordo firmato conferma il piano di pagamento degli stipendi e del maturato economico di tutti i 114 dipendenti (ex Punto Shop e Boomerang), con una scadenza di poco posticipata rispetto alle scadenze contrattuali. Ma per una vertenza che si chiude altre si aprono, fanno sapere dal sindacato. Si tratta di piccole realtà, in totale 5 o 6 lavoratori, ma sono un segnale ben preciso di cosa potrebbe accadere nel 2009.
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