Attività che chiudono, difficoltà a pagare monofase e stipendi. Comportamenti di spesa tipici dei periodi recessivi, crisi di fiducia nel sistema bancario che si allarga a tutti i settori del vivere, cambiando le modalità di consumo. Chiedono concretezza, interventi immediati e politiche a breve termine per far ripartire subito l'economia. Difficoltà in centro storico, ma anche nei singoli Castelli. Un grido di allarme che la segreteria al Commercio raccoglie e condivide: “Sono preoccupazioni anche nostre” – dice il segretario Andrea Zafferani. A fianco delle criticità, evidenzia però segnali che parlano di un settore non è al tracollo, riferendosi ai dati dell'osservatorio del commercio: numero di imprese in calo nell'ingrosso, ma anche una crescita negli occupati, nonché un lieve aumento negli introiti da monofase. “In primo piano la necessità di dare sviluppo e garantire lavoro” – prosegue Zafferani – che prende l'impegno di convocare, prima della la pausa estiva, le categorie “per ragionare insieme – dice – sulle politiche di rilancio del commercio”.
AS
Nel video, l'intervista a Andreina Bartolini, presidente USC
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Nel video, l'intervista a Andreina Bartolini, presidente USC
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