A Davos si sono aperti i lavori del Forum mondiale di Economia, quest’anno più che mai con i riflettori puntati sulla crisi economica mondiale, ma soprattutto europea. In generale su 1258 funzionari mondiali, circa la metà resta pessimista sulle prospettive di ripresa dell’economia globale nel 2012. Più degli altri i manager italiani secondo cui, nonostante le iniezioni di fiducia da parte di Monti, i pericoli principali per il Belpaese restano l’incertezza dei mercati e la volatilità economica. Grande peso assume poi la situazione greca, che si è data il 13 febbraio come data limite per raggiungere l’intesa con i creditori sulla ristrutturazione del suo debito. Nel Paese proseguono le proteste: questa mattina si sono mosse alcune centinaia di aderenti al sindacato Pame che hanno bloccato gli ingressi dell’Hotel Hilton nel centro di Atene dove alloggiano gli ispettori della troika, i quali si trovano nel Paese proprio per controllarne la situazione economica. In vista del vertice Ue del 1° marzo, consacrato a finalizzare l'accordo sul nuovo trattato intergovernativo per rafforzare la disciplina di bilancio dentro l’Unione, la Confederazione dei sindacati europei ha proclamato una “giornata di azione europea” alla vigilia dell’appuntamento, il 29 febbraio: uno sciopero per protestare contro l’austerità come sola risposta alla crisi.
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