Il testo della riforma del Mercato del Lavoro è stato consegnato oggi nelle mani della organizzazioni sindacali per la valutazione prima del confronto fissato per mercoledì della prossima settimana. Lo ha annunciato ieri sera il Segretario di Stato al Lavoro, Iro Belluzzi, intervenuto alla celebrazione per i 70 anni dalla fondazione della Confederazione Sammarinese del Lavoro.
L'atto costitutivo della Confederazione Sammarinese del Lavoro porta la data del 3 settembre 1943, quando il commissario incaricato, Gino Giacomini, convoca il primo incontro per riorganizzare l'attività sindacale all'indomani della caduta del regime fascista. 70 anni di impegno per l'affermazione e la tutela dei diritti dei lavoratori raccontati attraverso le testimonianze di chi nei decenni ha avuto la responsabilità di guidare il sindacato. Da Stefano Macina a Pio Chiaruzzi, da Giovanni Ghiotti a Giuliano Tamagnini. Un ricordo delle conquiste raggiunte e degli obiettivi ancora da raggiungere, senza trascurare le risposte da dare ai lavoratori e al Paese per superare un momento difficile come quello attuale, segnato dai pesanti effetti della crisi economica. Le nuove relazioni industriali, l'orgoglio di un contratto, come quello del 1992, sottoscritto senza un'ora di sciopero, ma anche le tensioni più forti, con le barricate e i blocchi stradali del 2005. Poi l'impegno internazionale della Csdl, le relazioni con gli altri sindacati, un modello economico che negli anni 90 ha portato ricchezza e occupazione ma che nel tempo ha mostrato tutte le sue debolezze. Oggi la crisi lascia segni indelebili su tutti i lavoratori ma in particolare sulle fasce più deboli, primi fra tutti i giovani. Delusi i Segretario della Confederazione del Lavoro per quella che definiscono una disattenzione generale della politica, che anche in questa fase non dimostra quelle sensibilità che il sindacato si aspetta, La critica più forte è al mancato coinvolgimento nei passaggi legislativi più significativi, come la legge sullo sviluppo, e la scarsa attenzione verso le proposte avanzate, come il documento Sos Lavoro, sul quale il Governo non ha mostrato l'interesse dovuto. Dalle riflessioni della serata una convinzione: quello che serve è un nuovo sindacato, in grado di sapere dare risposte ai lavoratori ma anche agli stessi imprenditori. “Siamo pronti” dichiara Giuliano Tamagnini.
Sergio Barducci
L'atto costitutivo della Confederazione Sammarinese del Lavoro porta la data del 3 settembre 1943, quando il commissario incaricato, Gino Giacomini, convoca il primo incontro per riorganizzare l'attività sindacale all'indomani della caduta del regime fascista. 70 anni di impegno per l'affermazione e la tutela dei diritti dei lavoratori raccontati attraverso le testimonianze di chi nei decenni ha avuto la responsabilità di guidare il sindacato. Da Stefano Macina a Pio Chiaruzzi, da Giovanni Ghiotti a Giuliano Tamagnini. Un ricordo delle conquiste raggiunte e degli obiettivi ancora da raggiungere, senza trascurare le risposte da dare ai lavoratori e al Paese per superare un momento difficile come quello attuale, segnato dai pesanti effetti della crisi economica. Le nuove relazioni industriali, l'orgoglio di un contratto, come quello del 1992, sottoscritto senza un'ora di sciopero, ma anche le tensioni più forti, con le barricate e i blocchi stradali del 2005. Poi l'impegno internazionale della Csdl, le relazioni con gli altri sindacati, un modello economico che negli anni 90 ha portato ricchezza e occupazione ma che nel tempo ha mostrato tutte le sue debolezze. Oggi la crisi lascia segni indelebili su tutti i lavoratori ma in particolare sulle fasce più deboli, primi fra tutti i giovani. Delusi i Segretario della Confederazione del Lavoro per quella che definiscono una disattenzione generale della politica, che anche in questa fase non dimostra quelle sensibilità che il sindacato si aspetta, La critica più forte è al mancato coinvolgimento nei passaggi legislativi più significativi, come la legge sullo sviluppo, e la scarsa attenzione verso le proposte avanzate, come il documento Sos Lavoro, sul quale il Governo non ha mostrato l'interesse dovuto. Dalle riflessioni della serata una convinzione: quello che serve è un nuovo sindacato, in grado di sapere dare risposte ai lavoratori ma anche agli stessi imprenditori. “Siamo pronti” dichiara Giuliano Tamagnini.
Sergio Barducci
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