'Con tutta probabilità il 13 gennaio saremo all’appuntamento fissato con il governo, ma l’analisi della segreteria allargata e’ che il progetto va rigettato in toto'. Gilberto Piermattei non usa mezzi termini: 'una proposta involutiva rispetto alle rivendicazioni che facciamo dal ’98. Il nostro mestiere è far avanzare non indietreggiare i diritti dei lavoratori, siano essi interni o esterni. E’ la filosofia che si condanna. Per quanto si possa trattare il documento e’ da ribaltare completamente. Va a cancellare anche i presupposti del contratto industria 2002. Non possiamo dunque entrare nel merito di una legge che va a deteriorare quanto gia’ esistente. Qualcuno nella confederazione – ammette Piermattei - l’ha vista come una provocazione. Dopo 7 anni di rivendicazioni ecco cosa la politica ha inteso. Nella sostanza si sancisce la precarieta’ non solo per gli italiani, ma anche per i sammarinesi. Sfidiamo chiunque - conlude - a dire che non e’ vero'. Piu’ contenuta l’analisi della confederazione democratica. 'A prima vista il giudizio non e’ del tutto positivo, pero’ e’ una base di partenza. la precarieta’ e’ il primo punto di discussione La proposta deve ancora essere valutata dagli organismi interni. All’appuntamento del 13 gennaio arriveremo con una nostra proposta con la speranza che sia condivisa con la Csdl'.
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