E’ critico il segretario della Federazione Industria della Csdl , Enzo Merlini, sul decreto lavoro e, in particolare, sulle norme relative al collocamento. “Si stravolgono i contenuti del contratto industria del 2005, che avevano ridotto le peggiori forme di lavoro atipico”. Ne ripercorre i capi: dall’assunzione nominativa, che “non tutela i soggetti a difficile collocazione”; alla definizione di nuove quote di assunzione dei frontalieri, “non adatte per le aziende a preponderante occupazione sammarinese”. Poi le nuove percentuali di utilizzo dei contratti di collaborazione, definiti come “la peggior forma di sfruttamento”; fino all’uso dei distacchi da imprese italiane senza che vengano fatte “verifiche preventive nelle liste di collocamento”.
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