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La CSU ha sottoposto all’attenzione dell’ECRI il problema della cosiddetta tassa etnica

6 mar 2012
San Marino - La CSU ha sottoposto all’attenzione dell’ECRI il problema della cosiddetta tassa etnicaLa CSU ha sottoposto all'attenzione dell'ECRI il problema della cosiddetta tassa etnica
La CSU ha sottoposto all'attenzione dell'ECRI il problema della cosiddetta tassa etnica - -
Coerenti con la posizione tenuta sin dalla sua introduzione, i sindacati non esitano a definirla un’enorme forma di discriminazione razziale nemmeno di fronte alla delegazione dell’ECRI. “Inaccettabile – ribadisce la CSU - che persone che lavorano fianco a fianco, con le stesse mansioni, abbiano trattamenti economici diversi sulla base della residenza”. Un appello alla ragionevolezza che CSdL e CDLS si augurano venga recepito durante la stesura del rapporto finale dell’organismo europeo, spingendo il Governo a fare marcia indietro sul provvedimento. Tassa etnica, ma non solo. All’ECRI sono stati sottoposti anche il problema dell’interruzione del processo di stabilizzazione dei frontalieri e la questione dei congedi parentali, ossia i tre giorni mensili di permessi retribuiti, fruibili dai soli lavoratori residenti in territorio. Disparità, questa che perdura dal 2003. Tutte norme – rimarca la Centrale Sindacale Unitaria – che vanno, dunque, cancellate poiché negano l’uguaglianza e la pari dignità delle persone. Un ultimo riferimento la CSU lo riserva al tema delle badanti straniere: fenomeno da tenere sotto controllo, verificando le modalità di reclutamento delle assistenti per anziani ed evitare così insidiose forme di racket e caporalato.

Silvia Pelliccioni

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