Nei decreti ratificati dal Consiglio Grande e Generale parzialmente accolte le richieste della CSU. Sono gli stessi sindacati a riconoscerlo, in una nota stampa che partendo dalle osservazioni accolte, come il mantenimento dell'intervento relativo alla disoccupazione del decreto "Interventi urgenti in materia di lavoro", arriva a sottolineare come sia stato invece cassato l'articolo che toglieva alle aziende la possibilità di ricorrere alle assunzioni nominative, in presenza di disoccupati con oltre 50 anni d'età, sostituito con ampliamento degli incentivi per queste fasce di lavoratori, senza tenere in considerazione la proposta CSU di estendere tale prescrizione in favore ai redditi familiari più bassi. Il Segretario Arzilli ha annunciato il ritiro del decreto "Misure urgenti per soluzioni dello stato di crisi temporanea delle imprese", vista la necessità condivisa di affrontare l'eventuale revisione della normativa che non è riuscita a raggiungere l'obiettivo che si era prefissata. La CSU si ritiene soddisfatta e si augura che diventi il normale metodo di relazione tra istituzioni e parti sociali.
Relativamente alla unificazione delle case di riposo, la Csu e le Federazioni pensionati continuano a richiedere una gestione totalmente pubblica per una scelta di continuità e di alta qualità di servizi. Nei prossimi giorni serata pubblica su questo argomento.
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