Una mobilitazione riuscita, condivise le proposte, comune la linea: ricerca di maggiore equità, da attuare con la massima partecipazione. La CSU ringrazia la cittadinanza per il coinvolgimento nelle iniziative sindacali, dalle assemblee cittadine a quelle sui luoghi di lavoro, fino allo sciopero generale del 14. “Due cose sono certe – è il bilancio di Giuliano Tamagnini - la voglia di cambiamento nei cittadini e il definitivo scollamento fra chi amministra e la società civile, fra chi vuole voltare pagina e chi è fermo su posizioni conservative, nei metodi e nei risultati”. Davanti ad una politica “espressione del vecchio”, ci sono idee e proposte, ci sono i cittadini che chiedono di ripartire: “Ripartiremo con il nuovo anno – promette Tamagnini – e con i contratti di lavoro, in scadenza per tutti i settori. Il paese non ha più tempo. Il nostro documento c’è già, elaborato nell’ottica della responsabilità, con l’obiettivo dello sviluppo e verso le riforme urgenti”. La CSU torna, amara, sulla legge di bilancio: “La politica non ha accolto nulla di quanto da noi proposto, ma la cosa grave è non aver ascoltato il popolo”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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