La serata si è aperta con la proiezione di un filmato che ha raccontato in maniera toccante come in Repubblica lavoro nero e sicurezza siano strettamente collegati. Ecco perché occorre intervenire. La CSU, da una parte il Segretario generale CDLS Marco Beccari affiancato da Luca Montanari, responsabile della sicurezza sul lavoro, e dall’altra il Vice Segretario CSdL Gilberto Piermattei insieme a Ivan Toni della Fuli – propone innanzitutto di introdurre per i reati connessi al lavoro illegale un iter progressivo: prima con una congrua sanzione pecuniaria a carico del datore di lavoro; maggiorata, con la sospensione temporanea dell’attività, in caso di recidiva; e se reiterata, sfocerà nel penale. Necessario poi dotare di poteri di polizia giudiziaria gli ispettori del lavoro; istituire un numero verde “SOS Lavoro” per segnalazioni di irregolarità anche anonime; introdurre una tessera per l’identificazione immediata dei dipendenti tramite i dati ISS. “Andrebbe rivisto poi il sistema degli appalti, la cui concessione dovrebbe essere revocata - ha detto Beccari - nel momento in cui si scopre l’impiego di lavoratori in nero sui cantieri”. Indispensabile infine, l’aggiornamento della parte sanzionatoria come deterrente per il rispetto delle norme sulla sicurezza e la modifica dei processi affinché non cadano in prescrizione.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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