San Marino deve mettere fine alla discriminazione e deve rimborsare ai frontalieri, in parte, la loro maggiore contribuzione. Così i segretari della federazione industria Csdl e Cdls Enzo Merlini e Giorgio Felici, che ricordano come i frontalieri a San Marino sono gli unici che fruttano due volte all’Italia: una per la quota capitaria, l’altra per la doppia tassa. Sono quindi un’importante fonte d’entrata, sottolineano, per entrambi gli Stati. “La vergognosa tassa etnica – concludono – va subito cancellata e l’obiettivo dev’essere parità di trattamento su tutti i piani rispetto ai residenti”.
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