Il giornalista e scrittore Alan Friedman commenta, in un'intervista a Rtv, il recente declassamento del rating di San Marino da parte dell'agenzia Fitch, da BBB- a BB+. Per il Paese "questa è una brutta notizia - dice - perché un declassamento così significa meno fiducia nella situazione finanziaria della Repubblica". Per Friedman era "scontato", vista la perdita di slancio e dei depositi, con i problemi del sistema bancario, insieme a una mancanza di comunicazione degli elementi positivi del sistema.
"Credo che San Marino abbia delle doti positive", prosegue, come la tassazione del 17% e la possibilità di far investire gli stranieri anche con acquisto di immobili. Finora il Paese, per Friedman, "non è riuscito a comunicare questo". "Ci vorrà una grande campagna internazionale - suggerisce il giornalista - mirata alle élite finanziarie e politiche, prima in Europa e poi nel mondo, per spiegare le opportunità per gli investitori". Sempre in merito al declassamento, conclude così: "non credo ci sia un complotto; le agenzie fanno valutazioni e prendono le loro decisioni. Se San Marino riuscirà a fare sistema, potrà farcela, altrimenti il futuro non sarà bello".