300 milioni di euro destinati per incentivare i consumi e 120 milioni per i crediti d’imposta. Nel giorno in cui viene varato definitivamente il decreto buona parte delle risorse a disposizione si apprestano ad esaurire, in particolare quelle per motocicli, nautica e macchine agricole. Ma è la stretta sull’evasione fiscale l’aspetto politicamente più significativo di questo Decreto. Tremonti ha preso di mira le operazioni carosello e intende contrastarle con ogni mezzo. Ci si prepara a stendere un elenco di chi opera con i paesi considerati paradisi fiscali e, in particolare, con quelli inseriti nella black list. Ma esserci o non esserci può non essere determinante, dal momento che il ministro si è riservato uno spazio d’azione ancora più ampio: la possibilità di escludere con decreto, dagli obblighi previsti, i paesi inseriti in black list ma anche di includere paesi che in quella lista non figurano. E’ una sorta di elastico che prevede la possibilità di estendersi alla bisogna. Chi opera con i paesi in black list dovrà comunicare in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, tutti i dati relativi alle cessioni di beni e le prestazioni di servizi, ma dovranno farlo anche coloro che sono in relazione commerciale con quelle realtà dalle quali sono emersi particolari frodi o fenomeni evasivi.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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