"Senza pudore”. Con queste due parole la CSU commenta la polemica scatenata dalle associazioni di artigiani e commercianti all’indomani del via libera consigliare al Decreto sulla Smac. “E’ davvero paradossale - sottolinea la CSU - che a distanza di un anno dall’approvazione delle riforma tributaria, e dopo non una ma ben tre proroghe all’entrata in vigore di strumenti come la Smac, si debba assistere all’ennesimo colpo di coda corporativo di chi nulla vuole cambiare e quindi si rifugia in un finto vittimismo che dipinge il sindacato come ‘nemico’ degli imprenditori. In questi mesi, prosegue la nota, mentre le varie associazioni di categoria hanno “a più riprese inventato problemi tecnici, compreso il farsesco diritto alla privacy per opporsi alla tracciabilità, centinaia di imprenditori si sono dotati del pos e quotidianamente utilizzano la Smac. In silenzio e senza drammi, centinaia di cittadini-imprenditori hanno insomma applicato una regola molto semplice in qualsiasi sistema fiscale trasparente: pagare le tasse in base ai redditi reali”.
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