La notizia l’hanno ricevuta solo questa mattina, a soli due giorni dalla data abituale di pagamento delle retribuzioni mensili. L’assegno di agosto non arriverà. Viste le condizioni economiche ma soprattutto lo status giuridico in cui si trova ora la società, il Commissario ha ritenuto di bloccare i pagamenti. Una doccia fredda per i 10 dipendenti, anche se il rischio era nell’aria. La scorsa settimana Banca centrale aveva deciso la revoca della licenza per la finanziaria collegata al Credito Sammarinese e la conseguente messa in stato di liquidazione coatta amministrativa. Di qui la decisione, come prevedono le norme, di bloccare tutti i crediti antecedenti la procedura di liquidazione. I 10 dipendenti diventano ora creditori privilegiati e solo in sede concorsuale potranno ricevere le loro spettanze. C’è però una possibilità: quella che Banca Centrale autorizzi un “riparto parziale anticipato”, così si chiama in termini tecnici un anticipo sulle some spettanti. E’ a questo che mirano le organizzazioni sindacali che si sono adoperate per risolvere una situazione già piuttosto pesante per i lavoratori della Polis. Tutti loro hanno conti correnti al Credito Sammarinese, e di conseguenza sono bloccati almeno fino al 16 ottobre. Tre mesi senza la possibilità di avere libero accesso ai propri risparmi e il rischio di dover aspettare ancora a lungo per ricevere l’ultimo stipendio è troppo per chiunque e i lavoratori stanno pensando di dimostrare apertamente questo loro disagio. Domani si terrà un’assemblea sindacale congiunta, con i dipendenti Polis e quelli del Credito Sammarinese, per decidere il da farsi.
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