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Disoccupazione: dopo il decreto incentivi si rischia l'aumento

3 lug 2010
Disoccupazione in aumento dopo il decreto incentiviDisoccupazione in aumento dopo il decreto incentivi
Disoccupazione in aumento dopo il decreto incentivi
La metà dei circa 900 posti di lavoro persi a San Marino nell’industria e artigianato è per lo più manovalanza proveniente dalle regioni vicine: le province interessate soprattutto Rimini e Pesaro. I paesini e le frazioni di confine come Fratte, la Zona alta di San Leo oppure la Bassa Valmarecchia e Valconca, hanno circa 8 famiglie su dieci coinvolte con uno o più componenti nel mondo del lavoro in Repubblica. Quale sarà il futuro dei circa 6.000 lavoratori frontalieri impiegati a San Marino in gran parte a tempo determinato con permesso di lavoro in scadenza periodica, non è difficile prevedere, in momenti di forte regressione. Sono 33mila in più in un anno i disoccupati in Emilia Romagna e la liquidità aziendale media oltre agli ordini sono in costante diminuzione senza parlare della cassa integrazione diffusa. Raddoppia, la cassa, nelle Marche e fa schizzare la disoccupazione senza la ripresa vista la crisi del settore legno, derivati e metalmeccanico: i comparti dai quali provengono gli operai “fuoriusciti” da San Marino (anche residenti sul Monte o cittadini esteri) sono proprio la chimica, la meccanica anche artigianale e le aziende del legno. Gli stranieri non sono più una risorsa in tempo di vacche magre diventano una minaccia: di qua e al di là dei confini.

Francesco Zingrillo

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