Iniziano domani le iniziate di mobilitazione dei lavoratori dell’Antica Piadina di Montegiardino; proclamato lo sciopero aziendale per l’intera giornata di domani, con manifestazione dei dipendenti davanti alla sede dell’azienda, che avrà inizio alle 6.00 del mattino (orario di inizio del turno).
I motivi dello sciopero sono la lunga serie di azioni e comportamenti illegittimi assunti dalla direzione aziendale a danno dei dipendenti, ad iniziare dalla decurtazione illegittima dello stipendio a seguito del non accoglimento della domanda di cassa integrazione avanzata dall’azienda, che ha pensato di rivalersi sui propri dipendenti, anziché sulla relativa Commissione. A questo proposito, la FLI-CSU ha già avviato l’iter legale per il recupero delle somme sottratte indebitamente ai lavoratori, che in alcuni casi si sono visti sottrarre metà dello stipendio.
Tra le altre principali motivazioni, le sospensioni anch’esse illegittime di alcuni dipendenti per ragioni pretestuose e per di più attuate con metodi a dir poco intimidatori.
Auspichiamo che la direzione aziendale voglia mettere fine a questi comportamenti e atteggiamenti non rispettosi dei diritti dei lavoratori, e si renda disponibile a ricreare un clima di confronto e collaborazione per ripristinare un quadro di corrette relazioni tra le parti, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti.
I motivi dello sciopero sono la lunga serie di azioni e comportamenti illegittimi assunti dalla direzione aziendale a danno dei dipendenti, ad iniziare dalla decurtazione illegittima dello stipendio a seguito del non accoglimento della domanda di cassa integrazione avanzata dall’azienda, che ha pensato di rivalersi sui propri dipendenti, anziché sulla relativa Commissione. A questo proposito, la FLI-CSU ha già avviato l’iter legale per il recupero delle somme sottratte indebitamente ai lavoratori, che in alcuni casi si sono visti sottrarre metà dello stipendio.
Tra le altre principali motivazioni, le sospensioni anch’esse illegittime di alcuni dipendenti per ragioni pretestuose e per di più attuate con metodi a dir poco intimidatori.
Auspichiamo che la direzione aziendale voglia mettere fine a questi comportamenti e atteggiamenti non rispettosi dei diritti dei lavoratori, e si renda disponibile a ricreare un clima di confronto e collaborazione per ripristinare un quadro di corrette relazioni tra le parti, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti.
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