Domani è la giornata dedicata alla donna e per l’occasione la csdl ricorda le condizioni drammatiche in cui molte donne sono costrette a lavorare. Questo avviene soprattutto in paesi sindacalmente meno sviluppati come il Bangladesh, dove alcuni giorni fa 65 persone, in maggioranza lavoratrici, hanno perso la vita in un incendio divampato in una fabbrica tessile. La Csdl invita tutti ad una riflessione sulle cause di queste tragedie e ribadisce la necessità di imprimere un’accelerazione alla globalizzazione dei diritti, che affermi ovunque condizioni di lavoro e di vita accettabili, promuova i diritti e l’emancipazione della donna e faccia da contrappeso ad una economia senza regole e sempre più aggressiva che vorrebbe cancellare ogni forma di protezione sociale e tutela sindacale.
Dalla Csdl anche un appello per i diritti della donna sammarinese: si chiede alla politica l’impegno concreto per assicurare una adeguata rappresentanza femminile in Consiglio Grande e Generale; si chiedono strumenti per rendere effettivo il diritto al lavoro, superando la precarietà dei rapporti lavorativi e le situazioni di discriminazione e negazione di diritti, a partire da quello alla maternità. “Sul Governo – dice la Csdl – pesa la responsabilità di non aver realizzato intereventi sociali come la creazione di asili nido o non aver adeguato lo stato sociale ai nuovi bisogni della società”.
Dalla Csdl anche un appello per i diritti della donna sammarinese: si chiede alla politica l’impegno concreto per assicurare una adeguata rappresentanza femminile in Consiglio Grande e Generale; si chiedono strumenti per rendere effettivo il diritto al lavoro, superando la precarietà dei rapporti lavorativi e le situazioni di discriminazione e negazione di diritti, a partire da quello alla maternità. “Sul Governo – dice la Csdl – pesa la responsabilità di non aver realizzato intereventi sociali come la creazione di asili nido o non aver adeguato lo stato sociale ai nuovi bisogni della società”.
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