Nel pomeriggio la moneta unica guadagna sul dollaro sale a 1,2370, in forte crescita rispetto alla quota registrata in avvio delle contrattazioni nei mercati valutari europei. L'euro recupera terreno contro il biglietto verde dopo le difficili contrattazioni asiatiche di prima mattinata. Una moneta unica europea debole non piace a nessuno, nemmeno alle imprese che normalmente potrebbero risultare favorite nelle esportazioni. Le forti vendite potrebbero infatti, scrive il New York Times riflettere una perdita di fiducia nella moneta unica. E’ preoccupato il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker per la rapidità con cui il tasso di cambio dell’euro si deteriora, sceso nelle ultime settimane ai minimi sul dollaro,ma questo non deve essere fonte di allarme. Anche Ewald Nowotny, del Consiglio direttivo della Bce, sostiene la necessità di evitare l'isteria che si sta creando attorno alla moneta, mentre per altri il vero problema dell'Euro Zona non è il calo dell'euro, ma il deficit e la crescita troppo lenta.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
Riproduzione riservata ©