Perdono terreno le borse europee dopo il boom di ieri dovuto al maxipiano salva-euro predisposto dall’Unione Europea. Gli effetti della manovra pare siano già svaniti: euro in ribasso sul dollaro e clima di incertezza ancora tangibile. Si teme che la misura non riesca ad arginare la crisi del debito di alcuni Paesi. Il Fondo monetario internazionale prospetta intanto che l’Europa avrà una ripresa moderata e disomogenea, in cui il Pil italiano crescerà nel 2010 dello 0,8% a fronte di un’inflazione dell’1,4%. Ma il rapporto deficit-pil italiano si attesterà al 5,2%, rendendo l’Italia una delle nazioni più virtuose d’Europa. I salari italiani risultano tuttavia tra i più bassi nella classifica dei Paesi Ocse. Per gli stipendi l’Italia si colloca infatti al 23esimo posto, con guadagni inferiori al 16,5% rispetto alla media dei trenta Paesi che fanno parte dell’organizzazione di Parigi. Un risultato, riferito al 2009, in linea con l’anno precedente. Sempre secondo l’Ocse nel primo trimestre 2010 il tasso di disoccupazione in Italia è salito all’8,6%, con un aumento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2009. Da una analisi pubblicata da Eurostat sul primo trimestre 2010 emerge infine che l’impatto della crisi economica sulla disoccupazione finora è stato più pronunciato negli Usa che nell’Unione Europea.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©